domenica 8 maggio 2011

Un bolognese... una rosa... tante idee per Bologna






Aldo Iani sfida la sfiga




Dal 1982 mi occupo di organizzazione e promozione culturale. Già nell'equipe che organizzò le felici stagioni di Bologna Sogna, ho continuato con rassegne musicali, teatrali e iniziative editoriali, attento alla tradizione locale e al dialetto bolognese.

Patron dei Festival della Canzone Bolognese e fondatore del Corso di Dialetto Bolognese (unico strumento per l'apprendimento corretto della lingua petroniana, oggi alla sua XII edizione), collaboro con il Teatro Alemanni e conduco la trasmissione televisiva Nutizièri Bulgnais.

Nato a Bologna, ultimo di una famiglia che ha dato alla Città burattinai e cuochi, vivo la politica dal 1971.

Sfida la sfiga è lo slogan provocatorio per questa avventura elettorale, dove la "sfiga" per Bologna è rappresentata da un'amministrazione pubblica che freni lo sviluppo di nuove istanze di partecipazione o dall'ipotetica affermazione della mentalità "bosso-berlusconiana".

Dal programma della Lista Laica Socialista Riformista ho scelto alcuni temi in cui mi sento di poter offrire idee e impegno alla loro realizzazione

PER BOLOGNA CITTA’ METROPOLITANA

Riteniamo che il futuro di Bologna sia quello del passaggio da capoluogo di provincia a capitale regionale. Vi è la necessità di un'Amministrazione più aderente alla realtà territoriale, in un rapporto di integrazione con l’attività economica, i servizi essenziali alla vita sociale, i caratteri ambientali, culturali e turistici.

Siamo per una Città Metropolitana di area vasta in sostituzione dell’attuale Provincia. La conseguente trasformazione delle circoscrizioni bolognesi in “municipalità” consentirebbe il contenimento dei costi di gestione e una ridistribuzione dei compiti per un migliore rapporto fra cittadino e amministrazione.

LE PROPOSTE

  • · Superamento della Provincia e realizzazione della Città Metropolitana alle prossime elezioni amministrative del 2016.
  • · Riqualificazione delle aree urbane degradate e delle inutilizzate ex aree militari e ferroviarie al fine di dare risposte alle esigenze di edilizia residenziale sociale ed allo sviluppo delle attività terziarie, culturali, sportive ed educative.
  • · Promozione dell’edilizia pubblica sociale, favorendo le costruzioni di abitazioni per studenti, giovani coppie, disoccupati e anziani per calmierare gli elevati costi della casa e degli affitti. A cui va affiancata una energica azione di contrasto ed emersione degli affitti in nero.
  • · Per gli anziani sono necessarie nuove soluzioni di abitazioni assistite in modo di garantire un’autonomia abitativa supportate da servizi gestiti da società miste pubblico-privato e/o dal privato sociale.
  • · Predisposizione di un Piano della Mobilità pubblica che mettendo al centro il Servizio ferroviario Metropolitano verifichi e metta in rete altre tipologie con esclusione del CIVIS dal centro storico. Completamento del congiungimento delle tratte FER Bologna-Portomaggiore e Bologna-Vignola.
  • · Programma di riutilizzo e di realizzazione di nuove infrastrutture di parcheggio in aree adiacenti al centro storico e nelle zone periferiche come sistema di interscambio fra trasporto individuale e collettivo.

PER BOLOGNA CITTA’ EUROPEA E DELLA CONOSCENZA.

Bologna città d’arte e del sapere, Bologna città della Musica riconosciuta dall’UNESCO, Città dei musei e dei teatri, Bologna città delle chiese e dei portici, Bologna città dei motori e del cibo, Bologna città delle fiere e dei congressi, crocevia e nodo strategico internazionale, queste le grandi potenzialità di una città che dovrà fare delle diverse attrazioni turistiche una delle scelte prioritarie per contrastare la grave crisi economica e occupazionale. Un turismo consapevole che vede in Bologna la città delle tante culture. Occorre realizzare, attraverso strategie comuni pubblico-privato, una forte azione di promo-commercializzazione delle nostre eccellenze.

Bologna deve riprendere e rilanciare il suo ruolo nel sistema nazionale e verso l’Europa.

Fondamentale è il rilancio dei suoi principali punti di eccellenza: l’Università, il sistema museale, teatrale e musicale, il centro medievale con le sue peculiarità artistiche e architettoniche, la Fiera, l’Aeroporto, il CNR, le eccellenze dei poli di ricerca ospedalieri, i motori, l'Istituto Aldini-Valeriani - fucina di tecnici tanto utili alla piccola industria specialistica - e la tradizione gastronomica, rinomata in tutto il mondo.

LE PROPOSTE

  • · Mantenere la centralità della scuola pubblica bolognese come elemento di integrazione sociale.
  • · Per il rilancio turistico della città, stimolare la costituzione di enti pubblico-privati per la promozione, lo sviluppo e la commercializzazione del turismo bolognese.
  • · Promuovere ed organizzare eventi culturali attraverso i sistemi museali, teatrali e musicali dando ampio spazio alle realtà artistiche locali soprattutto quando coinvolgono giovani.
  • · Bologna, crocevia europeo deve incentivare scambi culturali con l’estero tenendo in considerazione le esigenze di ospitalità in strutture adeguate.
  • · Costruzione di un Campus Universitario (ex aree militari) che tenga in considerazione la residenza per studenti fuori sede, per rilanciare il ruolo di Bologna ospitale.
  • · Intervenire sul patrimonio storico, culturale e artistico quale palazzo d’Accursio, Sala Borsa, realizzando un Polo Culturale di eccellenza con la valorizzazione degli archivi storici e dei musei universitari.
  • · Piazze e piazzette, di cui è ricca la Città, sono contenitori ideali per iniziative culturali estive. Dove, però, strutture, allestimenti e inquinamento acustico non ne degradino la bellezza architettonica. Un proseguire quella che fu l'idea di Bologna Sogna che portò in città migliaia di turisti.
  • · Far conoscere all'estero le arti di Bologna, proponendo tramite un'agenzia ad hoc mostre, incontri, concerti delle opere dei grandi maestri bolognesi. Lo stesso stimolo verso le istituzioni nazionali non sempre attente alle nostre tematiche culturali.
  • · Bologna città cinematografica: incentivare l'ambientazione di film nella nostra città è sicuramente un'iniziativa benefica al richiamo turistico. Sfruttando la stima acquisita dalla nostra Cineteca e offrendo servizi a chi produce film mettere a punto un'azione di sostegno per queste attività.
  • · Un'attenzione particolare va alla tradizione locale e alla lingua bolognese, "al bulgnais" simpatico motore di convivialità e utile approccio alla buona convivenza con chi non è nato a Bologna. Il dialetto bolognese va divulgato facendo attenzione a non farne confusione con gerghi scollacciati. Si inserisca nelle pagine del sito municipale un vademecum con un "Bignami" della grammatica bolognese redatto da riconosciuti esperti del settore e si incentivi iniziative di divulgazione. Tutto ciò quale testimonianza della nostra tradizione, senza pretendere la sostituzione della lingua italiana.

PER BOLOGNA CITTA’ DEL RISPETTO AMBIENTALE

Mai come in questo momento è diventato importante ripensare il ruolo dei centri urbani declinando lo sviluppo sostenibile con la riqualificazione ambientale e territoriale. Le Amministrazioni pubbliche dovranno svolgere un ruolo di stimolo e coordinamento, definendo gli obiettivi di qualità urbanistica, ambientale e sociale da perseguire, con il coinvolgimento di abitanti e cittadini fruitori; dialogando con gli operatori privati per selezionare le proposte più utili e vantaggiose per la comunità.

LE PROPOSTE

  • · Incentivare la rimozione delle coperture in amianto attraverso la conversione al fotovoltaico.
  • · Favorire l’installazione di pannelli solari nelle aree industriali, artigianali e agricole.
  • · Incentivare la produzione ed utilizzo delle energie rinnovabili e no al nucleare.
  • · No alla privatizzazione dell’acqua, bene indispensabile la cui proprietà deve rimanere in mani pubbliche.
  • · Portare la raccolta differenziata al 65%
  • · Recupero e valorizzazione dei parchi pubblici e delle aree fluviali e dei corsi d’acqua per una fruizione delle attività motorie contro il degrado sociale ed ambientale. Aumentare l'elettrificazione della rete di trasporto pubblico urbano e prevedere l’installazione di colonnine di alimentazione per i mezzi a motore elettrico escludendoli dai divieti di accesso al centro storico. Avviare un processo di pedonalizzazione del centro storico dando priorità all’interno della cerchia del Mille.

PER BOLOGNA SOLIDALE

Particolare attenzione in un momento di grande crisi economica e produzione industriale deve essere rivolta alla salvaguardia dei livelli qualitativi e dell’accessibilità dei servizi socio educativi, socio sanitari, socio assistenziali, scolastici, sportivi e ricreativi, con attenzione particolare a famiglie non più in grado di sostenersi, garantendo loro i diritti primari. Bisogna programmare servizi sanitari, per far fronte alle “vecchie e nuove povertà”. I tanti attori privati, laici o religiosi, che operano nel territorio, sostenuti o meno dal pubblico, devono diventare, insieme ai cittadini utenti, interlocutori coinvolti nelle scelte delle soluzioni da adottare.
La nostra città deve tutelare la volontà e la libera scelta dei cittadini. La laicità delle scelte amministrative deve essere improntata a garantire la pluralità di valori e stili di vita, la libertà di religione e di culto. Bologna deve sempre più essere la città della convivenza, della lotta contro ogni forma di discriminazione.

LE PROPOSTE

  • · Riduzione delle tariffe di servizi pubblici gestiti e controllati dal Comune a tutte le famiglie in difficoltà.
  • · Riduzione dei tempi d’attesa per visite specialistiche negli ospedali e ambulatori pubblici, nei pronto soccorso e negli ambulatori ad accesso diretto e diagnostica.
  • · Piena applicazione della legge 104/92, riguardante l’integrazione sociale ed i diritti della persone con disabilità e piena assistenza alle famiglie con soggetti portatori di disabilita grave e medio grave.
  • · Realizzazione di case-famiglia che garantiscano alle persone disabili la possibilità di sviluppare le proprie abilità autonomamente. Potenziare l’assistenza domiciliare
  • · “Pacchetti o buoni” di sostegno e tutela sociale a favore dei soggetti più deboli (disoccupati, precari, lavoratori in mobilità)
  • · Abbattimento di tutte le barriere architettoniche soprattutto negli spazi pubblici.

PER BOLOGNA CITTA’ DELL’INNOVAZIONE E DEI DIRITTI

Bologna deve rilanciare i processi di innovazione tecnologica attraverso la elaborazione di un piano strategico metropolitano mettendo in rete l’Università, CNR, ENEA, Cineca, il nuovo Tecnopolo che le consenta di affrontare nuove sfide riguardanti la riconversione industriale, i progetti legati alla economia verde, la promozione del territorio e delle sue eccellenze produttive ed industriali.
Bologna ha bisogno di più sicurezza. Coniugare le esigenze dei residenti con le aspettative dei nuovi cittadini: garantire la sicurezza di tutti in un tessuto urbano e civile con un più elevato senso civico verso il patrimonio pubblico. Fare di Bologna un modello di multiculturalità, capace di esaltare le diversità garantendo il concetto di legalità.

Bologna della convivenza civile dovrà fare un salto di qualità per stare al passo con le esigenze di una cittadinanza attiva che vuole essere protagonista e partecipe alle scelte: potenziare i servizi informatici, realizzare una concreta partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative con un'effettiva riduzione dei tempi burocratici, razionalizzando i costi di gestione.

LE PROPOSTE

  • · Introdurre nella Pubblica Amministrazione le nuove tecnologie informatiche, con estensione della banda larga a tutta la nuova città metropolitana, accesso ai servizi comunale tramite il web.
  • · Riduzione dei tempi di attesa della burocrazia pubblica.
  • · Nuovo piano integrato di interventi per contrastare la microcriminalità e le infiltrazioni mafiose.
  • · Potenziamento dei vigili di quartiere, con effettiva funzione di prevenzione, di controllo sociale e del territorio, in stretta collaborazione con le forze dell'ordine.
  • · Diffusione della cultura della legalità, promuovendo iniziative finalizzate a intensificare la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine.
  • · Predisporre azioni amministrative per la sicurezza urbana e del lavoro mirate a migliorare la qualità della vita dei cittadini bolognesi e dei lavoratori. Riqualificazione dell’arredo urbano di alcune zone del territorio potenziando l'illuminazione e stimolando in loco attività sociali.
  • · Protocollo di intesa che preveda un sistema di incentivi per gli esercenti di locali pubblici che rispettano le norme di inquinamento acustico e pulizia.
  • · SOS cittadino, realizzare sportelli multifunzionali nei quartieri dedicati ai diritti dei consumatori.

Lo stigma contro le persone con disabilità

Uno dei primi atti del rinnovato Consiglio direttivo della FISH, riunitosi a Roma il 16 aprile, è la drammatica presa d’atto di una preoccupate escalation di fenomeni di stigma negativo nei confronti delle persone con disabilità. È un fenomeno che trova espressioni evidenti e palesi – si vedano le contestazioni al deputato Argentin nel corso di un dibattito parlamentare. Ma gode anche di eco mediatiche e roboanti – si veda la campagna contro i “falsi invalidi” che porta alle offensive generalizzazioni di Panorama secondo cui “invalido” è uguale a “scroccone”.

Al di là di queste più eclatanti evidenze, lo stigma, il pregiudizio, la violenza, la discriminazione sono rilevati quotidianamente da fatti di cronaca, da segnalazioni, da denunce penali, da interventi della pubblica sicurezza. Sono fenomeni del tutto simili, nei meccanismi e nelle forme, al razzismo ed alla xenofobia.

Si tratta di fatti circostanziati su cui non è più sufficiente esprimere riprovazione o condanna, ma è necessario uncambiamento culturale, di linguaggi e di attenzioni che necessità della convinta adesione di ognuno ed in particolare dei media e di tutti gli esponenti politici.

La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – ha dichiarato il presidente Pietro Barbieripone il contrasto allo stigma negativo e alla conseguente discriminazione come pregiudiziale e prioritario addirittura rispetto alle più generali e necessarie politiche di inclusione e sostegno”.

Saranno attuate nell’immediato una serie di azioni per evidenziare lo stigma: “Inizieremo con un appello formale alle più alte cariche dello Stato: il Presidente della Repubblica, del Senato, della Camera quali garanti dei principi costituzionali su cui si fondano gli incomprimibili diritti di ogni Cittadino”.

Seguiranno altrettanti appelli ai direttori delle principali testate giornalistiche e televisive: “I media svolgono una delicatissima funzione nei confronti del comune sentire che va oltre la mera informazione – prosegue Barbieri –Va riannodato un dialogo il cui affievolimento ha troppo spesso lasciato spazio a generalizzazioni, scandalismi, pregiudizi”.

Sarà un impegno tutt’altro che semplice e breve: si tratta di intervenire su atteggiamenti culturali difficili da modificare nell’immediato.

19 aprile 2011

FISH - Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
www.fishonlus.it
www.facebook.com/fishonlus


domenica 24 aprile 2011

Zirudèla ed Pâscua

Zirudèla.

Se al Nadèl l é divêrs dala Pâscua

e la Pâscua la n é brîṡa al Nadèl

ai ò pinsè ch'an séppa brîṡa mèl,

s av mand un caratén d augûri

cånter sti ténp sänper “più duri”:

Lé al guêren a i stà na pió fâta téppa

ch'la vrêv dèrs da intànnder che i turtlén

i séppn ala pèra con al brôd ed tréppa.

Ónnica, ch'as avanza e ûltma cunsulaziån

l é sperèr ed fèr prèst däl bôni eleziån.

Òcio però, an fèrv incantèr

da chi la sô scrâna an vrêv mâi mulèr.

Ch'an fèdi i cenâchi, al savî méi che mé

che Lu-là par la tèsta l à na curåṅna da Rà.

E alåura con chèlma mo con deziṡiån

par dscavères dai pî cavalîr e maramàn

andän a vutèr chi vôl intîra l'Itâglia

e che da la sô båcca non esca żavaglia

e che mâi manchi al rispèt par la Costituziån,

acsé gióssta e acsé bèla

tòc e dâi la zirudèla

Aldo Jani